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mercoledì 24 novembre 2010

PER UNA BELLEZZA DEMOCRATICA

Da piccola ero un anatroccolo.
Un brutto anatroccolo.
Forse non bruttissimo, quantomeno bruttino.

Una di quelle adolescenti impossibili da notare all’uscita dal liceo: niente occhi chiari, niente capelli lisci e fluenti, niente gambe slanciate ed infinitamente lunghe.

Poi, la trasformazione.
Da anatroccolo bruttino, finalmente, (ma non improvvisamente), divento un bel cigno.
Cosa c’entra tutto ciò?
E’ il punto di partenza per poter spiegare perché mi trovo qui a disquisire di trucchi e belletti.

Perché io credo fortemente nella BELLEZZA DEMOCRATICA: ogni donna, a mio avviso, ha il diritto di sentirsi bella e apparire al meglio.

Certo, non a tutto si può trovare rimedio, ma fidatevi, la sicurezza in se stesse ci migliora ai nostri occhi e a quelli altrui più di un tubino disegnato apposta per noi da un’abile sarta!

E la sicurezza si raggiunge con impegno, tenacia, forza di volontà e...abili consigli.
Per noi donne normali, il conforto di un’amica e di un buon correttore può fare miracoli, meglio di Photoshop.

Perché ogni donna ha il diritto di coccolarsi e sentirsi unica, di sorridersi allo specchio prima di uscire di casa, di affrontare le giornate con ottimismo, e con un briciolo di frivolezza che, ai nostri giorni, proprio non guasta.

Voletevi bene. E seguite il mio viaggio.